“la tradizione è salvaguardia del fuoco non l'adorazione della cenere”
Gustav Mahler
Fin da bambino ho avuto una forte esigenza emotiva di rappresentare, con qualsiasi mezzo, tutto ciò che è bello e che potrebbe diventare arte. Non essendo bravo a scrivere romanzi, poesie o opere teatrali, a creare sculture, a comporre musica, ho scelto un'altra strada e così, un po' per gioco, mi sono avvicinato alla fotografia.
Questa mia passione ha preso il volo nel 2005, prima di allora, non sapevo nemmeno cosa fosse la fotografia. Da allora, piano piano, ho iniziato a confrontarmi con alcuni amici, con cui condivido oggi, questa passione e ho iniziato ad ammirare grandi fotografi professionisti e non.
I primi scatti ho cominciato a realizzarli con una semplice compatta digitale, per poi passare a una reflex digitale. Non mi sono mai preoccupato dell’attrezzatura né alle varie tecniche fotografiche, anche se, devo ammettere, danno un grosso aiuto in determinate situazioni.
Mi rendo conto che una buona foto nasce in un primo momento dalla testa e dal cuore di chi la realizza e poi dagli strumenti che uno ha a disposizione per avere un buon contenuto.
Il mio sguardo prima di uomo e poi di fotografo si posa sulla natura, sulla gente semplice dallo spirito agreste, sulle diverse culture che sono poi il cuore del mondo. È una ricerca che va al di là della bellezza in sé, è lo scoprire quel quid che, ad occhio nudo, una persona non riesce a carpire. La fotografia mi ha dato e mi dà l'opportunità di indagare e di capire l'ambiente, la vita delle persone e la loro umanità, ma è al tempo stesso uno strumento di crescita mentale e di libera interpretazione, un’interpretazione che non è univoca e totalitaria ma libera, legata soprattutto alla visione della realtà che ognuno di noi ha.
giacomorosato@gmail.comprivacy
Giacomo Rosato
Via Benevento 27/A
82020 - Paduli (BN)
335.80.93.746